Come si mangiava — e come si viveva — in Italia negli anni ’50 e ’60? L’Italia entra nel secondo dopoguerra come un paese diviso, piegato dal conflitto, sottosviluppato e ancora profondamente legato all’agricoltura; per uscirne come un paese in forte crescita economica, moderno e relativamente sviluppato. È in quegli anni che arrivano la televisione, l’automobile per tutti, gli elettrodomestici e le cucine americane; si passa dalle campagne alle città e le abitudini alimentari degli italiano cambiano rapidamente e radicalmente; arrivano l’automobile per tutti e la televisione che porta nelle case le pubblicità dei cibi e degli elettrodomestici insieme alla cronaca e ai fenomeni di costume. Sempre mantenendo un punto di vista preferenziale sulla tavola, questo libro racconta aneddoti e quotidianità di quegli anni di grandi cambiamenti, in un paese che vive nello “scarto” tra la continua ricerca della novità e la voglia di liberarsi di ciò “vecchio” e l’attaccamento ai retaggi della tradizione di cui è difficile liberarsi: sono questi gli anni in cui, dopo una iniziale infatuazione per i cibi pronti si riscopre il gusto delle tradizioni e nasce il concetto di “made in Italy”. Con una raccolta di ricette tratte dalla stampa dell’epoca.