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Le paludi urbane di Pavia sul finire del XVIII secolo: una proposta di bonifica

In Città, Storia di Andrea Panigada

«È noto che la città di Pavia deplora, e soffre nella calda stagione i più tristi effetti di un’aria insalubre; motivo per cui trovasi essa in tal tempo abbandonata dai più agiati Cittadini, ed il resto del Popolo vi languisce vittima di morbi, che direbbonsi contagiosi.» Come se non bastasse il caldo, alla fine del XVIIII secolo la città era anche afflitta dall’aria insalubre proveniente dalle paludi che la circondavano, soprattutto quelle a ridosso delle mura e del Borgo Ticino. Nel 1792 Carlo Castelli, «professore emerito di fisica e socio di svariate accademie», presentava il suo piano per la bonifica delle paludi di Pavia.

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L’insalata con le “chiappe”

In Cultura popolare, Gastronomia di Silvio DellʼAcqua

L’insalata “cònt i ciapp” in dialetto milanese o “cui ciàp” in quello pavese, è un tipico piatto povero lombardo per la stagione primaverile, in particolare del periodo di Pasqua: «questa è la nostra vera insalata pasquale», scrive nel 1840 il tipografo e letterato meneghino Francesco Cherubini…

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La maledizione di San Siro

In Città, Superstizioni e credenze di Silvio DellʼAcqua

La leggenda racconta che Pavia sia colpita da una maledizione, lanciata dal suo Santo Patrono Siro da Pavia, per cui non riuscirà mai combinare nulla di buono o mantenere quello che ha conquistato. E facendo una rapida panoramica delle cose uniche che Pavia ha perduto, occasioni comprese, verrebbe quasi da crederci.

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Pippo: il misterioso fantasma di Salò

In Aviazione, Folklore, Militaria, Storia di Silvio DellʼAcqua

«Passa, come un malaugurato uccello notturno, sulla città e sulla campagna, e i vetri tremano al suo rombo sinistro, e gli uomini chiusi nelle case o nelle fattorie lo seguono con il pensiero mentre si avvicina, vola sopra la casa, si allontana…» Durante la seconda guerra mondiale l’alta Italia, occupata dai nazisti, era funestata da un’oscura presenza, un fantasma dalle sembianze di un aeroplano. Il suo nome era “Pippo”.

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Pavia, 1832

In Città, Storia di Andrea Panigada

Prendiamo in mano l’Almanacco Dilettevole per l’anno bisestile 1832, probabilmente la più antica guida turistica per i “forestieri” che volessero visitare Pavia, e facciamo due passi per scoprire come sarebbe apparsa ad un visitatore del XIX secolo la città lombarda, «la quale sebbene ora presenti pochissimi avanzi dell’antica sua grandezza […], offre però anche al presente parecchi oggetti degni di osservazione».