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«Nebbia sulla Manica, il continente è isolato»

In Cultura popolare, Geografia insolita, Isole, Leggende contemporanee di Silvio DellʼAcqua

«Fog in the Channel, Continent cut off»: nebbia sulla Manica, il continente è isolato. Spesso la stampa moderna scherza sull’isolazionismo britannico citando un celebre titolo di giornale del “Daily Mirror” degli anni ’40. O forse era di “Punch” del ’48. No, era del “London Times” del 1930. No, del 1880… ma insomma, chi e quando ha utilizzato questa frase?

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Robert Ballard e la vera storia del ritrovamento del Titanic

In Geografia insolita, Militaria, Personaggi, Storia di Luigi De Conti

Clive Clusser scrisse nel 1976 il romanzo “Recuperate il Titanic!”. Una missione segreta nel 1988 avrebbe, secondo la finzione letteraria, ritrovato il Titanic per recuperare un preziosissimo carico di un misterioso minerale, utile per i progetti bellicci della guerra fredda. Come già accadde nel 1898 con “Futility, or the Wreck of the Titan” di Morgan Robertson che ne “profetizzò” l’affondamento, anche il romanzo sul ritrovamento del transatlantico fu profetico: il relitto sarebbe stato veramente ritrovato durante una missione segreta. La US Navy non cercava nessun misterioso carico nella stiva del transatlantico, ma due sottomarini nucleari da tutt’altra parte. Però, avanzava del tempo, e a bordo c’era Robert Ballard…

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Sanganeb, l’isola del faro

In Fari, Ferrovie, Isole di Silvio DellʼAcqua

Di solito, un faro viene costruito su un’isola, e non l’isola in funzione del faro: è proprio quello che è successo invece a Sanganeb, in Sudan. Intorno al faro è sorto infatti un isolotto artificiale con tanto di piazzetta, biblioteca, ed una piccola ferrovia. Un minuscolo villaggio sperduto tra i coralli a 18 km dalla costa più vicina, un microcosmo che ospita il personale del faro, una presidio della marina militare e un avamposto scientifico dell’università sudanese.

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Un lunatico senso dell’umorismo

In Leggende contemporanee, Storia di Alessio Lisi

Durante la corsa allo spazio la NASA spese milioni di dollari per sviluppare una penna che scrivesse nello spazio, mentre un ingegnere causò milioni di dollari di danni ad una rampa di lancio con una flatulenza. Una delle due storie è falsa, l’altra è vera.

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La Guerra delle Falkland

In Isole, Luoghi di scontro, Storia di Giovanni Melappioni

1982: la “guerra delle Falkland”, un conflitto-lampo tra Regno Unito ed Argentina per il controllo di un gruppo di isolette sperdute nel Pacifico, è stata definita come l’ultima guerra fra nazioni cosiddette “occidentali”. Ma fu anche anche la prima guerra combattuta secondo la dottrina della supremazia aerea, sia nella strategia combinata fra armi che nei presupposti tattici dell’eliminazione di obiettivi prefissati mediante attacchi dall’alto.

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Priapo: un dio di grande “fascino”

In Cultura popolare, Storia di Sibillina Foglia

La parola latina fascinum, da cui la nostra parola fascino indicante qualcosa di un’entità estranea che ci attrae irresistibilmente, indicava nei secoli classici (per lo meno tra I a.C. e IV d.C.) niente meno che un fallo di proporzioni apprezzabili, proprio per l’associazione di idee tra la voluminosa “fascina” di legno da ardere ai sacri altari e ciò che ci …

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Il lato oscuro della terra

In Geografia insolita, Leggende contemporanee di Alessio Lisi

Nel medioevo si credeva che la terra fosse piatta? In realtà la maggior parte dei villici nemmeno si preoccupavano di cosa ci fosse oltre le terre che dovevano lavorare. La “Santa Inquisizione”, dal canto suo, non ha mai imposto un modello della terra piatta, ma piuttosto quello astronomico geocentrico in opposizione al modello eliocentrico copernicano. Già Eratostane di Cirene nel 204 a.C. aveva stimato la lunghezza del raggio terrestre. Cristoforo Colombo voleva trovare una via più veloce per le Indie e non dimostrare che la terra fosse tonda, perché lo si sapeva già. Ma allora chi, nei cosiddetti “secoli bui” (che poi tanto bui non erano), sosteneva che la terra fosse piatta?

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Little Bighorn: la “collina dell’ultima battaglia”

In Luoghi di scontro, Personaggi, Storia di Alessio Lisi

«Arriva il 7º cavalleggeri!» è una frase ripetuta diverse volte in diversi contesti nella storia del cinema a volte seguita davvero dalla comparsa, nella celebre uniforme blu (nella realtà molto poco “uniforme”), di uno dei reparti più famosi di sempre dell’esercito americano. La fama di tale reparto è dovuta principalmente ad un comandante e ad una battaglia che sono rimaste impresse nell’immaginario collettivo americano, e da qui trasposti nel folklore hollywoodiano: ovvero Custer e la battaglia di Little Bighorn.