Il lato oscuro della terra

In Geografia insolita, Leggende contemporanee di Alessio Lisi

1 - l'Incisione Flammarion

1 – l’Incisione Flammarion, 1888 circa

«Eppur è sferica!»: questo verrebbe da dire parafrasando la celebre battuta, quando pensiamo alla concezione della terra nel Medioevo. Peccato che sia un falso storico: nel Medioevo infatti quasi nessuno pensava che la terra fosse piatta e la Santa Inquisizione cattolica non ha mai imposto una “teoria della terra piatta”. Lo scontro ci fu, e fu violento, sulla teoria eliocentrica copernicana rispetto al modello geocentrico classico, ma non sulla forma della Terra. Qual è quindi l’origine dell’odierna credenza che nei famosi “secoli bui” del Medioevo la terra fosse universalmente ritenuta piatta? Nasce molto probabilmente nel 1828 ad opera del libro La vita e i viaggi di Cristoforo Colombo di Washington Irving (l’autore, tra l’altro, de La leggenda di Sleepy Hollow) in cui si afferma che lo scopo del viaggio di Cristoforo Colombo fosse dimostrare che la Terra è rotonda in contrasto con la credenza medievale. Nella realtà Colombo credeva invece che la terra fosse a forma di pera e fosse un quarto della sua effettiva grandezza; lo storico viaggio del 1492 mirava infatti a dimostrare che l’Asia era molto più vicina di quanto si credesse (sbagliò i calcoli ma rimane il coraggio di tentare un’impresa al limite delle possibilità dell’epoca). Va precisato che non possiamo parlare della concezione “popolare” in quanto non abbiamo modo di risalire a quale fosse la concezione sulla forma della terra da parte di un servo della gleba, ammesso sempre che un bracciante si ponesse il problema: per certi versi sarebbe come effettuare un sondaggio per strada oggi su cosa si pensa dei principi della fisica quantistica. Quando si parla di concezione “medievale” ci si riferisce pertanto a quanto di scritto ci è stato trasmesso. Già gli antichi greci nell’età classica davano per assodato che la terra fosse sferica. Le “Colonne d’Ercole” poste dal famoso eroe mitologico, di ritorno dall’isola Eritia, all’estremo occidente non erano intese come letterale fine del mondo ma come limite del mondo allora conosciuto. Gli antichi greci avevano già intuito la sfericità della Terra da elementi come la forma dell’ombra che la Terra proietta durante le eclissi di Luna o come la graduale sparizione delle navi all’orizzonte. Eratostane di Cirene nel 240 a.c. calcolò correttamente, con un ingegnoso sistema basato sull’angolo dell’ombra che i raggi solari proiettavano il giorno del solstizio d’estate nelle città di Alessandria e Syene, che la Terra avesse una circonferenza di circa quarantamila chilometri. Ipparco di Nicea, 17 secoli prima del viaggio di Colombo, dedusse l’esistenza dell’America notando le grandi differenze riportate dagli esploratori tra la maree dell’oceano Atlantico e la maree dell’oceano Indiano: concluse che per avere maree così diverse non poteva essere lo stesso mare, doveva quindi esserci un immenso continente a dividere i due oceani come compartimenti stagni.

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2 – il planisfero di Rowbotham

Chi hai ma creduto allora che la Terra fosse piatta? Il primo ad avanzare una teoria del genere fu nel 1838 Samuel Birley Rowbotham pubblicando, con lo pseudonimo di “Parallax”, un opuscolo di 16 pagine dal nome Zetetic Astronomy contenente la «descrizione di vari esperimenti a prova del fatto che la superficie del mare è un piano perfetto e che la terra non è un globo». Successivamente l’opuscolo fu ampliato fino a diventare un libro nel 1864 con il nome di Zetetic Astronomy: Earth not a Globe! [1] e dopo la morte dell’autore fu fondata la “Universal Zetetic Society” (l’aggettivo zetetico deriva dal greco zetein “cercare, indagare”). Nel 1956 Samuel Shenton, membro della Royal Astronomic Society, cambiò il nome della Universal Zetetic Society in “International Flat Earth Society”. Shenton basandosi su una sua personale interpretazione del Libro della Genesi ipotizza che la Terra sia un disco piatto con il polo Nord posto al centro e il polo Sud a circondare il mondo completamente come un muro di ghiaccio.

3 - la mappa della terra piatta di Orlando Fergusson, del 1893.

3 – la mappa della terra piatta di Orlando Fergusson, del 1893.

Con l’esplorazione spaziale, dagli anni ’60 del XX secolo si ebbero le prime immagini che mostravano la Terra in tutta la sua bellezza sferica e la questione avrebbe dovuto chiudersi lì, invece no: Shenton non si arrese. Dichiarò che quelle foto «avrebbero potuto ingannare un occhio inesperto» ma che non dimostravano nulla e che le missioni Apollo erano una beffa “hollywoodiana” (precorrendo la teoria del complotto lunare che prospererà fino ai giorni nostri anche al di fuori della “teoria della Terra Piatta”). Alla morte di Shenton nel 1971 la guida dell’associazione passò a Charles K. Johnson che la trasformò in una specie di movimento contro la “Grande Scienza”. Johnson riprese la teoria di Shenton e affermò che il muro di ghiaccio del polo sud era alto 45 metri, il sole e la luna hanno entrambi un diametro di oltre cinquanta chilometri e che le stelle sono distanti circa quanto San Francisco da Boston. il numero degli iscritti alla Flat Earth Society salì alle stelle fino a toccare negli anni ’90 il numero di 3500 membri, ma nel 1995 tutti gli archivi e la lista degli iscritti andarono distrutti in un incendio: l’incidente mise a repentaglio la sopravvivenza dell’associazione ed alla morte di Johnson nel 2001 il numero di iscritti era calato a poche centinaia. Ad oggi sopravvive un sito web[2] contenente anche una sezione “wiki” ed un forum attivo con oltre ottomila iscritti,[3] a perorare la teoria della terra piatta fregiandosi del motto «In Veritate Victoria». Sarebbe interessante chiedere alla Flat Earth Society di illustrarci com’è, richiamando i Pink Floyd, «the dark side of the Earth» (“il lato oscuro della Terra”) o se preferite — per restare in tema di dischi — il lato B.


 

 Flat Earth Society – Bad Religion (Against the Grain, 2005)

Note

  1. [1]Parallax. Zetetic Astronomy: Earth not a Globe! An experimental inquiry into the true figure of the Earth: proving it a plane without axial orbital motion; and the only material world in the universe! London: Simpkin, Marshall & Co., 1865. Print.
  2. [2]“The Flat Earth Society.” The Flat Earth Society. Web. 29-3-2013. <http://www.theflatearthsociety.org>.
  3. [3]8170 utenti iscritti al 29 marzo 2013

Bibliografia e fonti

Immagini

  1. incisione da L’Atmosphere: Meteorologie Populaire di Camille Flammarion (1888) [PD] Commons
  2. Samuel Birley Rowbotham [PD] Commons
  3. Orlando Fergusson, 1893. [PD] Commons
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Tarantino di nascita e pavese di adozione. Il resto è coperto dal segreto di stato dell'isola di Laputa.